COSA SONO I DSA?

cit. di  F. Benso, P. E. Tressoldi e M.Lucina Tretti

Il termine “Disturbo Specifico dell’Apprendimento” fa riferimento ad una ben precisa categoria diagnostica dal punto di vista clinico e scientifico, identificata da precisi criteri oggettivi e valutabili, e pertanto va distinto dalla più generica espressione “difficoltà di apprendimento” che include più sommariamente tipologie molto diverse di difficoltà che si possono manifestare nell’ambito scolastico.

Questo è stato ben definito nella prima parte del documento elaborato dalla Consensus Conference che indica come principale caratteristica della definizione di questo disturbo quella della “specificità”, intendendo che tale disturbo sia riferito ad uno specifico dominio di abilità in modo significativo, ma circoscritto, mentre rimane intatto il funzionamento intellettivo generale: le capacità intellettive, di chi ha un DSA, sono nella norma.

I DSA, quindi, possono riguardare un ambito specifico, come lettura, scrittura o calcolo, anche se nella pratica clinica è difficile trovare bambini con un disturbo specifico d'apprendimento isolato e circoscritto; è molto più frequente trovare quadri eterogenei e sfumati (ad esempio disturbo specifico di lettura, chiamato anche Dislessia, e specifico di scrittura). Si tratta comunque di disturbi distinti, ognuno con una propria fisionomia.

Questi disturbi sono in relazione con la maturazione biologica: a seconda del grado di difficoltà, l’acquisizione delle competenze richieste, pur modificandosi nel tempo, non raggiunge quasi mai i livelli attesi per età e/o scolarità.

Si tratta solitamente di difficoltà che si manifestano nel bambino fin dalle prime fasi del suo apprendimento, quando deve acquisire nuove abilità come la lettura, la scrittura ed il calcolo partendo da un assetto neuropsicologico che non favorisce l’apprendimento automatico di queste specifiche abilità.

Tali difficoltà possono persistere in modo più o meno marcato attraverso l’adolescenza fino all’età adulta.


INTERVENTI RIABILITATIVI ED EDUCATIVI:

Gli interventi riabilitativi ed educativi risultano determinanti allo scopo di consentire un percorso di miglioramento e soprattutto per garantire appropriate condizioni ed opportunità di apprendimento .

L’evoluzione di tali Disturbi, è favorita dalla precocità ed adeguatezza dell’intervento, oltre che dalle misure compensative prese nell’ambito del percorso scolastico per favorire l’apprendimento.

Si rimanda qui sotto alla Legge 170 del 8 ottobre 2010 che riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento.

 

   




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